Dopo la “minestra maritata”, tipica delle feste natalizie, la minestra “cicoriette e scaurelle in brodo di gallina” è una tipica ricetta di origini napoletane che si prepara nel periodo pasquale.

Vediamo insieme le caratteristiche di queste due piccole perle gastronomiche.

Minestra maritata

La “minestra maritata” viene così chiamata perché gli ingredienti si fondono insieme, come in un matrimonio. Già nel ‘500 infatti, il termine “maritata” si usava molto spesso in cucina, per descrivere tutti i piatti che vengono preparati mischiando vari ingredienti che tra loro si “sposano” alla perfezione.  Si tratta di una ricetta veramente antichissima e infatti, secondo i più, questo piatto era presente sulle tavole già nell’antica Roma.

La “minestra maritata” si prepara tipicamente nelle feste di Natale, ma è molto variegata e ogni provincia la mangia a modo suo. Gli ingredienti imprescindibili, però, sono alcuni tipi di verdure quali: “scarolina”, “bietolina”, cicoria, “burraccelle”. Poi si passa all’aggiunta della carne, in cui non può mancare il maiale.

“Cicoriette e scaurelle in brodo di gallina”

Una versione più “light” della “minestra maritata” è tipicamente prevista nel periodo pasquale. Parliamo della minestra “cicoriette e scaurelle in brodo di gallina”. Anche per questo tipo di minestra è imprescindibile un connubio di verdure con carne bianca, ma in questo caso parliamo di cicoria, “scarolina” e brodo di gallina. Alcuni, poi, preferiscono aggiungere anche la verza, ma è una scelta meno comune. Probabilmente la scelta di una versione pasquale più leggera è da attribuire a un insieme di pietanze tipiche che, rispetto alla cena di Natale, fatta di pesce, risulta essere più pesante.

Ma in che modo viene preparata la minestra “cicoriette e scaurelle?” Iniziamo subito col dire che le verdure vanno rigorosamente bollite secondo un ordine: prima la cicoria, per far scaricare “l’amaro”, e poi le altre. E la gallina? La gallina presenta una particolarità. Infatti, il brodo va preparato con la gallina farcita, ossia riempita di una farcia di pane raffermo, aglio, uova, caso, uvetta.

Foto da portanatura.it