La Campania è una delle regioni italiane che possiede il maggiore fascino a livello storico e culturale, ospitando tra i suoi confini alcune tra le bellezze del nostro paese.
In particolare diffusa è la presenza di ruderi e castelli medievali, che ricordano un passato caratterizzato da dominazioni e fortificazioni che avevano appunto lo scopo di difendersi dai nemici.
Un tour particolarmente interessante è pertanto quello che prevede la scoperta di tutto questo immenso patrimonio, che si inserisce all’interno di un contesto paesaggistico eccezionale capace di catturare lo sguardo anche dei turisti meno impressionabili.
Un viaggio tra castagneti, vigneti, isole e scorci a picco sul mare, a mostrare la grande varietà che caratterizza l’area e che la rende così interessante da visitare.
Troverete un perfetto mix tra abitazioni private e poli culturali adibiti a varie iniziative, così che possiate immergervi all’interno della storia ed assaporarne tutta la meravigliosa suggestione.
In questo articolo analizzeremo nel dettaglio quali sono i feudi, i ruderi e le fortezze che maggiormente meritano una visita, così che possiate organizzare un itinerario memorabile in ogni periodo dell’anno.
Castello di Montemarano
Partiamo con un’antica costruzione di epoca medievale, che dall’alto della sua imponenza domina su tutto il territorio circostante e sull’omonimo paese.
Molto interessante è osservare al suo esterno tutte le tracce degli abitanti che si sono succeduti nel corso del tempo, compreso lo stemma della celebre famiglia Della Lagonessa.
Purtroppo attualmente non è possibile accedere all’interno, ma in ogni modo è davvero suggestivo scorgere tutti i dettagli che la facciata è ancora capace di offrire.
Nelle epoche successive la struttura ha subito numerosi ritocchi secondo l’arte tardo-rinascimentale, mantenendo per molti anni uno splendido giardino, dei cortili interni e addirittura una farmacia che serviva il paese.
Si trattava infatti di un polo decisamente importante per la vita degli abitanti della zona, che fungeva da catalizzatore di tutte le attività principali della routine pubblica.
Nulla rimane della cinta muraria che anticamente cingeva il rudere per difenderlo dagli attacchi dei nemici e renderlo una fortezza difficile da espugnare.
Palazzo a Mare di Capri
In questo caso la location è totalmente differente e ci trasporta all’interno di un contesto paradisiaco posto proprio sulle sponde del mare, presso la zona nord dell’isola di Capri.
Interessante sarà visitare questo sito archeologico che sorge proprio sulle macerie di un antico palazzo medievale, che all’epoca dell’imperatore Tiberio doveva certamente colpire per lo splendore della sua costruzione e la ricchezza dei suoi arredi.
La leggenda narra che Romano Romolo Augusto visse il suo esilio proprio sul posto, godendo certamente di una gabbia dorata in cui era stato rinchiuso proprio a ridosso del Golfo di Napoli.
Il ninfeo semicircolare rendeva lo spazio ancora più suggestivo, regalando alle serate estive un sapore decisamente magico rispetto al caos della vita cittadina dell’epoca.
Non è un caso che tutta la regione fosse molto amata dai regnanti dell’impero, poiché l’area non era lontana dalla capitale.
Castello di Mercogliano Diroccato
Detto anche Capocastello, questo edificio doveva essere davvero imponente in epoca medievale, andando ad occupare parte della collina sulla quale si estende.
Attualmente non rimane altro che alcuni blocchi di mattoni, che in ogni modo permettono di intuire quale fosse la pianta originaria e come fossero posizionate le varie stanze dedicate ai nobili e alla servitù.
Il posizionamento proprio a dominio della piccola cittadina denuncia la funzione prettamente difensiva che doveva possedere l’edificio, ideale per avvistare i nemici e accogliere al proprio interno la popolazione in pericolo.
Erano presenti numerose stanze per la raccolta del cibo e l’accudimento degli animali, come i cavalli e il bestiame che serviva come approvvigionamento del cibo.
Un vero e proprio castello realizzato secondo i criteri dell’epoca, capace di esaltare il prestigio della famiglia nobiliare e allo stesso tempo provvedere alla sicurezza del paese.
Castello di Nusco ruderi
Risalente addirittura all’XI secolo, questo castello ormai ridotto a un rudere riporta all’età dei longobardi e in particolare è attestato fosse la dimora privilegiata del re Manfredi.
Probabilmente rivestiva un ruolo di primo piano sul territorio e per la vita del popolo di barbari, che potevano attingere alle riserve alimentari presenti all’interno delle mura e godere della benevolenza del regnante.
Nel corso dei secoli diverse famiglie feudatarie originarie di Napoli pensarono di utilizzarlo come propria roccaforte, riuscendo così ad anticipare l’arrivo dei nemici in un’epoca storica in cui era davvero semplice essere attaccati.
Incredibilmente la struttura è rimasta in piedi fino alla fine del secolo scorso, quando il violento terremoto del 1980 ha distrutto la maggior parte delle mura, lasciando solo l’idea di quella che doveva essere stata la conformazione del castello.
Si evince ancora tuttavia la distribuzione degli spazi e quali fossero quelli dedicati ai padroni e quali alla servitù che operava per il benessere del luogo.
Castello di Forino
Nell’omonimo paese della Campania è possibile visitare ancora oggi ciò che rimane di questa gloriosa fortezza longobarda, risalente all’896 e sede del principe Guaiferio, noto alle cronache storiche per le sue numerose imprese.
Vi troverete immersi all’interno di uno splendido scenario naturalistico, potendo pertanto ammirare i resti circondati dal verde per rendere ancora più importante la suggestione.
Riuscirete quasi a sentire il suono delle spade che hanno combattuto sul posto, portando nel tempo al degrado di quella che deve essere stata una costruzione solida e utile alla difesa.
Lo scopo era ancora una volta quello di prevenire gli attacchi degli altri popoli barbari e riuscire a mantenere il controllo su un luogo decisamente strategico a livello di posizione.
Castello di Quaglietta
Durante il dominio normanno furono edificati numerosi castelli che ancora oggi è possibile osservare almeno in parte.
Il massimo splendore venne raggiunto nel corso del 1600, quando il Barone De Rossi decise di ornare la facciata esterna e l’interno della struttura con fantastici decori.
Purtroppo nel corso del tempo parte degli elementi sono andati perduti, ma è stato possibile effettuare un’accurata ricostruzione storica che fornisce uno spaccato di quello che deve essere stato negli anni.
Ad intervenire in maniera netta, purtroppo, è stato sempre il terremoto del 1980, che ha scosso il territorio e ha minato dalle fondamenta bellezze storiche come questa.
Castello di Pietrastornina
Per comprendere la nascita di un castello così suggestivo bisogna addirittura risalire al 774, quando troviamo una citazione tra le donazioni effettuate dai principi Arechi II.
In questo modo era possibile avere un avamposto che potesse ottemperare al proprio scopo di difesa e di dimora nobiliare, accogliendo anche parte della popolazione in caso di aggressione.
La bellezza della fortezza deriva certamente anche dalla sua posizione geografica, che lo colloca al di sopra di un alto promontorio dal quale è possibile godere di una vista mozzafiato sull’intera valle.
Non perdete quindi la possibilità di coinvolgere la vostra famiglia in una gita unica nel suo genere, che vi proietterà in una dimensione storica avvincente e allo stesso tempo vi consentirà di respirare nel verde, lontano dal contesto cittadino.
Le aspre e lunghe battaglie medievali non hanno lasciato altro che un rudere composto da pochi pezzi, ma si pensa lo stesso che la struttura prevedesse ben due corpi centrali dove abitavano i signori feudatari e tutto il personale al loro servizio.
Foto credit Efems Wikipedia